Se Gianna Nannini canta “Molti mari e fiumi attraverserò…turbini e tempeste io cavalcherò”, ogni volta che inforco la sella del mio cavallo d’acciaio, io parto proprio con questa idea, quella di attraversare i mari per mettere il battistrada su mete lontane, di guadare i fiumi per esplorare le terre che fioriscono aldilà, di sfidare gli elementi e tornare con un altro confine oltrepassato o un nuovo orizzonte esplorato. Forse stanco, fradicio, chissà, ma pago e soddisfatto per aver vissuto una nuova avventura, della quale, forse, non frega niente a nessuno ma l’ho vissuta e questo mi basta.
Anche perché l’ho fatto insieme a Lei, grazie a Lei, la mia Moto, fedele ed inseparabile compagna. E quando, ritornato dall’avventura, davanti al box, il capo sudato e gli stivali infangati, mi tolgo il casco, impersonando il gladiatore che si toglie l’elmo dopo la lotta, e lo alzo, in segno di vittoria, aspettando che la folla mi acclami, irrompe la voce dell’altra compagna di vita, la moglie, che tuonante mi ammonisce: “Anche oggi sei andato oltre, ti sei sporcato tutto, sei zuppo d’acqua e pieno di fango. Sei proprio un bambino!”, io, capo alto, sguardo fiero e sorriso beffardo penso: “Si, lo sono, e guai a chi tocca il mio giocattolo a due ruote”.
Già, perché andare in moto soprattutto questo mi permette di fare, di usare la fantasia come farebbe un bambino, di combattere una battaglia che non sarà mai riportata sui libri di storia ma che potrò raccontare a qualcuno che avrà voglia di ascoltarla (chissà, forse a me stesso o a mio figlio, al quale oltre al gruppo sanguigno ho dato un DNA composto da pignone, catena e corona) e di chiudere gli occhi e chiedermi “Ma come ho fatto?” Non lo so, ma con Lei tutto è possibile, basta chiederle di portarmici e lei, mai doma, lo fa, mi asseconda, sale su in cima con me per poi tuffarsi a capofitto all’ingiù, senza chiedermi mai niente in cambio se non da “bere” ogni tanto.
Questo è il mio mondo e ve lo voglio raccontare.
Questo è il mondo di chi, come me, ama vivere in bilico, in equilibrio…….su due ruote mosse da due motori, uno pieno di “cavalli”, l’altro pieno di… fantasia e orizzonti lontani.
Andiamo, si parte, le strade sono infinite, noi cavalcheremo la più infinita!
Angelo
