Nel mondo dei sogni

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Un giorno non è mai come quello precedente e non sarà mai come quello successivo, ma questo non succede per assioma, siamo noi che dobbiamo fare in modo che ciò avvenga.

A volte la sveglia del mattino ti fa alzare filosofo e ti fa pensare frasi tipo quella appena enunciata, ma io sono uno pragmatico ed allora metto in pratica, velocemente, faccio in modo che oggi non sia uguale a ieri e sia diverso da domani.

Metto su la prima cosa che mi capita, toh guarda che combinazione, proprio l’abbigliamento da moto, e vado.

Dove”? Mi viene chiesto in casa.

Non lo so, lo deciderò andando” – rispondo – “Tanto il punto di arrivo è solo un alibi” – penso tra me e me.

La prima salita ripida la incontro subito, è anche lunghetta, metto subito in pratica le basi: in salita ripida, posizione in avanti, se necessario sul serbatoio, piedi ben piantati sulle pedane gas costante.

Piove, ma non importa, sono in moto e questo è quello che conta.

La libertà, in ogni caso, ha sempre un solo colore, quello del sereno.

Strada principale? No grazie, non sarà un giro lungo ma, almeno, sarà divertente.

La pioggia, si sa, è fatta di acqua e l’acqua, si sa, non ha odore, colore e sapore.

Non sempre.

In moto anche l’acqua, quella della pioggia, diventa odorosa, colorata e saporita.

Non so se ci avete mai fatto caso che, a seconda di dove vi troviate, la pioggia ha un odore diverso ed, attraverso il casco, le mie narici percepiscono odore di ferro sull’asfalto, di muschio nei boschi, di campo appena arato sullo sterrato.

I boschi zuppi di pioggia accentuano le sfumature, così come anche l’asfalto e lo sterrato cambiano i loro colori.

Ed il sapore? Quando giro in moto, per me la pioggia ha il sapore del…cielo; si, sa proprio di cielo. Non sapete che sapore ha il cielo? Non siete mai andati in moto vero?

C’è impegno, attenzione, concentrazione, è vero la pioggia li richiede, ma restituisce un sottile piacere di soddisfazione mentre il battistrada solca e separa l’acqua come un fuoribordo.

Il giro continua e l’acqua dal cielo pure.

Intensa, tanto che mi chiedo cosa ci sia oltre quella coltre di goccioline nebbiose che velano il mio orizzonte.

Lo scopriremo solo vivendo” – suonava una vecchia canzone di Battisti – “Lo scopriremo solo passando” – canticchio dentro l’elmo da cavaliere delle due ruote a motore…

Zona rossa, lock down, chiamatelo come volete…la salita era la rampa del garage, il giro era quello dell’isolato, il resto è un sogno…che non tarderà ad avverarsi…

Nel mondo dei sogniultima modifica: 2021-04-08T19:42:30+02:00da diabolikgs63
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